Villacastellani nel mondo: Enzo Suma, una vita di missioni tra Libano e Mali – lezioni di crescita e diversità
Oggi vi parlo di Enzo Suma, così conosciuto da molti anche se il suo vero nome é Oronzo Suma, nato il 1 novembre 1975. Enzo dopo aver frequentato la scuola superiore a Taranto, si trasferisce inizialmente a Potenza e successivamente per proseguire gli studi in Ingegneria Informatica. A Roma inizia la sua carriera lavorativa lavorando presso una societá di consulenza informatica che da l’opportunità di lavorare insieme ad un gruppo Microsoft per il Gruppo Eni. Nel 2002 conosce la sua attuale moglie che lavora presso la Singapore Airlines. Nel 2003 la moglie viene traferita a Parigi e lui decide di lasciare il lavoro a Roma per seguirla e qui apprende il francese e migliora il suo inglese.
Durante la permanenza a Parigi trova un annuncio lavorativo a Brindisi con il nome non esplicitato. Decide di postulare per il posto per scoprire piú tardi, dopo essere stato selezionato, di trattarsi dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.
Enzo lavora presso la Base Logistica, oggi base dei servizi globali dell’ONU, dal Giugno 2004 al Settembre 2007. Nell’ottobre 2007 viene selezionato per un posto da Database Manager presso la Missione Interinaria delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL) come Database Manager. Da quel momento in poi inizia il suo percorso di lavoro all’estero presso le missioni di pace, affrontando sfide e imparando preziose lezioni. Il Libano, con le sue complessità e sfide, è stato un capitolo decisivo della sua vita. Nel 2013 viene riassegnato alla Missione Stabilizzazione Integrata in Mali (MINUSMA). In Mali, ha affrontato la realtà di un paese afflitto dalla guerra, lavorando in condizioni estreme. Viaggi nel deserto, risorse limitate e una costante sensazione di pericolo hanno forgiato in Enzo una resilienza eccezionale. Come Capo dell’Unità di Gestione delle Proprietà e Reclami a Bamako, e in precedenza come Ufficiale di Gestione della Proprietà, ha dovuto adattarsi rapidamente per garantire che le loro operazioni continuassero nonostante le sfide ambientali e politiche.
Le sue esperienze in Mali hanno fatto capire l’importanza della flessibilità, dell’innovazione e della capacità di lavorare con risorse limitate. Enzo ha imparato a gestire il rischio in ambienti ad’alta incertezza e a valorizzare il lavoro di squadra e la collaborazione interculturale in situazioni di stress. Queste lezioni si sono rivelate fondamentali per la sua successiva missione in Libano.
In Libano, la sua carriera con l’ONU ha preso una svolta decisiva. Come Chief Supply Chain Performance Management, Oronzo ha affrontato una serie di sfide uniche: la rivoluzione del 2019, la pandemia di COVID-19, l’esplosione del porto di Beirut nel 2020, e una crisi economica senza precedenti. Ogni evento ha testato le sue capacità di adattamento e ha offerto lezioni inestimabili su come gestire le crisi e guidare in tempi di incertezza.
Queste esperienze hanno permesso a Enzo di sviluppare competenze chiave in gestione del rischio, pianificazione strategica e leadership in condizioni di crisi. Ha dovuto pensare in modo creativo per ottimizzare la catena di fornitura e garantire operazioni efficienti nonostante le difficoltà. La sua capacità di guidare un team attraverso momenti difficili ha non solo rafforzato la loro efficienza operativa, ma ha anche creato un forte senso di solidarietà e resilienza all’interno del team.
Lavorare in Mali e in Libano è servito ad Enzo a comprendere e rispettare le culture diverse. Parlare più lingue e interagire con diverse culture ha arricchito la sua vita in modi che non avrebbe mai immaginato. Queste esperienze hanno migliorato le sue abilità comunicative e l’hanno aiutato a sviluppare una prospettiva globale che valorizza la diversità e l’inclusione. Ha imparato a vedere le cose da una prospettiva diversa e comprendendo la pericolositá di una storia unica a cui siamo sottoposti ogni giorni dai nostri media.
E bravo Vicienz (anche se ti chiami Oronzo). Ancora ti penso nelle nostre elementari. Già da allora sembravi che avevi una marcia in più noi tutti alunni soprattutto i maschietti che eravamo pazzerelli. COMPLIMENTI GROSSI WAGLIO’!!! Ciao Enzo Suma un abbraccio.
Belli questi ricordi d’infanzia! 😊