Villacastellani nel mondo: Antonio Gianfreda, Chef a Al-Araish in Marocco
La nuova rubrica sui villacastellani nel mondo, avviata quest’estate, ha riscontrato subito interesse da parte di molti lettori nel scoprire le vite e le storie di tanti concittadini che vivono all’Estero: dall’Europa all’America, dall’Asia all’Africa fino all’Australia.
In questi mesi, sul nostro blog “LiCastelli – informazione online”, ho voluto raccontare l’esperienza lavorativa e di studio che molti compaesani si trovano a svolgere a migliaia di km di distanza.
Oggi vi parlo di Antonio Gianfreda, un giovane ragazzo di 28 anni, nato il 27 agosto 1995, che fin da piccolo amava cucinare e fare i dolci insieme a mamma Monica.
Antonio, dopo gli anni della scuola media, si scrive inizialmente presso il Liceo Scientifico ma a metà dell’anno scolastico decide di frequentare l’Istituto Alberghiero dove al terzo anno, lui e un suo amico, iniziano come stagisti presso un villaggio turistico a Lecce; da questo momento in poi la sua passione sarebbe pian piano maturata.
Qui conosce lo Chef Claudio Buttazzo che coinvolge maggiormente Antonio nella cucina e nell’ambito della ristorazione per ben cinque anni. Nello stesso periodo lavora in Calabria con lo Chef Antonio Samsabile, una persona molto cara per Antonio.
Dopo queste conoscenze e collaborazioni molto utili per la sua formazione, inizia un altro cammino con lo Chef Maurizio Vitale, allievo della scuola di Antonio Guida, Chef pluristellato. Maurizio, anch’esso villacastellano, una volta ritornato le suo paese d’origine, è il primo a far conoscere ad Antonio la cucina gourmet. In questi anni Antonio ha l’opportunità di confrontarsi con molti esperti del settore, tra questi anche lo Chef Alessandro Guarino.
A Nardò (LE) conosce lo Chef Alessandro Pascali, allievo della scuola dei celebri Carlo Cracco e Stefano Baiocco, stelle Michelin. Fiermontina in Marocco con Pascali. Dopo un breve periodo viene proposto ad Antonio di lavorare in presso la Fiermontina Ocean a Larache in Marocco e tra mille paure e perplessità, decide di partire per questa nuova avventura. In Marocco le tempistiche sono più lente e non è come in Italia che il prodotto arriva velocemente e a casa, si è costretti a selezionare e ad’acquistare tutti i vari ingredienti nei mercati cittadini. Antonio ci racconta che per fare questo mestiere ci vuole tanta passione, determinazione e ci sono molti sacrifici. Per lui, l’esperienza più bella vissuta è stata quella nei villaggi turistici e quello che sta vivendo attualmente in Marocco.
Antonio è specializzato sopratutto nel settore del salato, meno in quello del dolce. Il risotto è la sua specialità. Nel luogo in cui lavora è uno Chef affermato e spera di proseguire il suo percorso raggiungendo il grado più alto.
Alla domanda se un domani volessi aprire un locale tutto tuo, Antonio ci risponde che: <<mi piacerebbe aprire un mio locale ma non Italia perché al momento è molto difficile realizzare ciò>>. Conclude dicendo che: <<devo decidere quando, dove e come aprire>>.
Non possiamo che augurargli un grande in bocca al lupo!