Un mese alla “Fešta Bònə” in onore del Sacro Cuore di Gesù e della Madonna della Fontana
Da oggi, domenica 01 settembre, manca ufficialmente un mese alla Festa Patronale 2024 che si svolge nei giorni 1-2-3 ottobre.
Come ogni anno, festeggeremo e onoreremo insieme la Madonna della Fontana e il Sacro Cuore di Gesù nei primi tre giorni di ottobre, in quello che è il cuore della tradizione villacastellana e che va a chiudere i mesi estivi, entrando nell’autunno.
Le Feste Patronali sono un momento di fede, storia e di impegno comunitario per far sì che tutto vada alla perfezione onorando i propri Patroni.
Ora viviamo in tempi più evoluti ma in passato il popolo attendeva la “Fešta Bònə” anche per acquistare l’abbigliamento, il cappotto per l’inverno, durante la fiera cittadina dell’1 ottobre.
La Fiera è stata istituita non tantissimi anni fa, meno di un secolo, molto probabilmente intorno agli anni ’50 del secolo scorso ma non si hanno al momento fonti più dettagliate che attestino ciò anni prima.
Per quanto riguarda la devozione per la Vergine Maria SS. della Fontana, sappiamo, grazie agli studi effettuati dal compianto Architetto Caliandro, che la si festeggia da quando è nato il borgo di “Li Castelli”. Siamo intorno alla fine del 1700, per la precisione dal 1793 in poi. Questo è testimoniato da un antico simulacro in cartapesta della Madonna della Fontana risalente agli inizi del 1800. Probabilmente opera dei maestri cartapestai francavillese, Nicola Distante o Vincenzo Zingaropoli.
Un culto secolare tramandato dal 1310 dalla vicina Francavilla Fontana mentre il rito per il Sacro Cuore di Gesù è iniziato verso il 1895.
Altro comune in Puglia in cui si festeggia la Madonna della Fontana è Torremaggiore in provincia di Foggia.
Sono tanti i ricordi della Festa che affiorano nelle nostri menti e che ognuno di noi ha fin da bambino. L’attesa per la Festa Patronale iniziava con l’arrivo dell’aria settembrina e con l’estate vissuta alle spalle.
L’entusiasmo nell’iniziare a vedere il posizionamento delle “luminarie” lungo Corso Vittorio Emanuele II e Piazza Municipio grazie ai maestri paratori. La novena, i canti e gli addobbi in Chiesa e sui balconi delle proprie abitazioni.
La voglia di sapere il cantante e di vedere il montaggio del palco per il concerto del tre ottobre e delle giostre presso l’area del Luna Park in via Kalivia.
L’arrivo delle bancarelle per le vie del paese.
Il primo giorno lo si trascorreva in allegra compagnia in campagna o alla fiera, bevendo del buon vino, mangiando la cupeta e la trippa, piatto tipico della Festa Patronale di Villa Castelli e ballando un po’ di pizzica.
Il secondo giorno, quello più importante, iniziava con i botti del primo mattino, il giro della banda musicale per le vie della città, la Santa Messa e l’uscita della processione, il palloncino, lo zucchero filato, l’odore della carne arrosto, il concerto bandistico, il giro sulle macchine da scontro e lo spettacolo pirotecnico con il naso tutti all’insù.
Il terzo giorno ascoltando della bella musica leggera e già con la malinconia e la tristezza perché tutto era finito e che dal giorno dopo avremmo aspettato la Festa dell’anno successivo.
Il Programma Religioso e Civile sarà pubblicato e diffuso nelle prossime settimane.
Dopo questo breve racconto nostalgico non possiamo che augurarvi buona preparazione alla “Fešta Bònə”!
