Trasporto scolastico sale la lamentela
Sette e cinquanta del mattino, raggruppamenti vocianti di studenti in attesa dell’autobus per andare a scuola. Si spostano i ragazzi di Villa Castelli per studiare perché qui, si sa, istituti superiori non ci sono anche se da decenni si sente parlare dal politico di turno di un istituto agrario ma, come pare, neanche quello ci meritiamo.
E allora?
Sveglia di buon’ora, zaino in spalla e mascherina e si parte. Quest’anno c’è un problema, lo stesso di sempre in realtà, gli autobus sembrano scatolette di sardine, troppo pieni, dicono e sale la lamentela. Genitori e ragazzi, a causa dell’ allerta Covid19, non ci stanno a viaggiare in questo modo e chiedono l’intervento del sindaco.
Il sindaco contatta la Ctp, l’azienda di trasporti pubblici locali e con una nota del 5 Ottobre invita “a voler considerare, con la dovuta urgenza, l’opportunità di provvedere all’aumento del numero delle corse, ovvero di aggiungere un adeguato numero di pullman aziendali a quelli già attivi, al fine di poter garantire un trasporto sicuro dal punto di vista sanitario”.
La richiesta del sindaco Giovanni Barletta troverà risposta?
Nei giorni precedenti, ad una sollecitazione simile pervenuta da altri comuni nel Tarantino, l’amministratore unico di Ctp aveva diramato una nota stampa in cui affermava che:
“Sugli autobus del CTP S.p.A. Trasporti pubblici di Taranto non c’è alcun rischio di sovraffollamento e, quindi, c’è l’assoluto rispetto delle linee guida emanate per evitare il contagio del Covid».
La curva dell’ansia sale come quella dei contagi e i nostri studenti hanno bisogno di viaggiare in sicurezza.