Le opere dell’artista villacastellano Oronzo Urso consegnate al Cardinale Zuppi, al Presidente dell’Europarlamento Metsola, al Ministro Fitto e alla mamma di Chiara Ferragni
L’arcivescovo di Lecce Mons. Michele Seccia alla fine della visita della settimana scorsa del Presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola tenutasi nella Capitale Barocca, ha donato un bassorilievo in ceramica, dal titolo “Pace”, opera del nostro concittadino Oronzo Urso. L’opera riproduce l’Instrumentum Pacis, oggetto devozionale che era utilizzato nelle funzioni religiose per lo scambio del bacio di pace. Custodito dalla Chiesa di Lecce, nella collegiata di Campi Salentina, il piccolo bassorilievo in argento rappresenta l’Adorazione dei Magi ispirata alla tela, datata e firmata 1575, opera di Matteo di Giovanni di Bartolo, noto come Matteo da Siena discepolo della bottega di Michelangelo.
Dopo le consegne dell’Adorazione dei Magi al Cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, alla Presidente Europarlamentare Roberta Metsola e al Ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto, anche la signora Marina Di Guardo, mamma di Chiara Ferragni, ha ricevuto questo dono.
Adesso vi parliamo dell’artista e di come è nata questa sua passione, divenuta una dote artistica.
Oronzo ha sempre avvertito il bisogno di esprimersi attraverso l’arte. Ha condotto studi scientifici laureandosi in tecnologie alimentari, specializzandosi dal punto di vista fisico e chimico sulla conoscenza degli alimenti e in particolare del vino.
Da ragazzo si è avvicinato alla musica, suonando il filicorno sopranino tanto da arrivare a dirigere la banda del suo paese d’origine, Villa Castelli. Recentemente Oronzo si è cimentato anche nella pittura. Tra gli amici più che lo hanno spinto a seguire il percorso artistico, c’è una famiglia di ceramisti di Grottaglie, la Bottega Vestita. Frequenta da anni la loro casa e il loro ambiente lavorativo. Stando a loro stretto contatto, ha avuto modo di assistere a tante fasi della lavorazione della ceramica e, inconsapevolmente, ha immagazzinato, rielaborato e fatto sue tante informazioni, nozioni, tecniche modo di fare ed errori da evitare.
Improvvisamente tutto è esploso nelle sue mani: è accaduto la prima volta che Oronzo si è seduto al tornio e, nel silenzio e lontano da tutti, ha scoperto che anche lui era capace di “creare qualcosa con le sue mani”. La terra, il suo primo elemento, quello legato ai suoi studi, è ritornata prepotentemente nella sua vita come protagonista del suo essere “creativo” e del suo essere “curioso”. Già, la curiosità è un dono che scopre e riceve continuamente dai giovani che ha la fortuna di frequentare quotidianamente nella scuola, essendo un insegnante tecnico pratico presso il Liceo Scientifico Battaglini di Taranto.
La loro energia l’ha spronato e lo sprona sempre a provare e a non arrendersi.
Alla domanda su come sia nata l’idea dell’Adorazione dei Magi, Oronzo ci risponde che tutto è iniziato osservando le forme e le immagini in bassorilievo che impreziosiscono le nostre chiese. Proprio la ceramica ha permesso a lui di compiere due magie: il colore e la moltiplicazione. Gli oggetti in ceramica possono essere duplicati e colorati facilmente. A differenza di quelli in metallo, questi oggetti sono facilmente accessibili a tutti; il colore li rende un elemento d’arredo adatto a tutte le nostre case; il loro legame con la tradizione li rende un oggetto che richiama il nostro patrimonio culturale e identitario e quindi sono un dono che hanno una storia e un racconto che ognuno può esprimere a modo suo, attingendo anche dai propri ricordi personali. La sua collezione è formata da riproduzioni di antichi medaglioni confraternali.
Raccontando nel dettaglio quest’opera, possiamo dire che è un’immagine classica che ricorre in molte opere in argento, cartapesta e su tela. I colori non sono casuali perché Oronzo ha scelto di invetriarli, cioè di rivestirli con un materiale vetroso, di colore rosso (il sangue dei martiri ma anche lo Spirito Santo che guida e illumina i nostri vescovi), giallo (il colore del sole e del grano), arancio (il colore del battito del cuore), viola (il colore dell’attesa e dell’uva), due tonalità di blu (il cielo e il mare) e infine il verde (il colore della speranza e della terra erbosa).
Per realizzare la riproduzione dell’Adorazione dei Magi occorrono almeno due settimane e due passaggi dal forno a temperature elevatissime, sino a 980 gradi, correndo sempre il rischio che l’oggetto si rompa in ognuna di queste delicatissime fasi o che possano emergere dei difetti. Solo così possono risultare belli e brillanti: la prova dell’aria per l’essicazione e del fuoco per la lucentezza li rende preziosi e delicati.
Quest’opera la si può trovare presso il bookshop di ArtWork sito nel Palazzo dell’Antico Seminario in Piazza Duomo a Lecce oppure è disponibile cercando e contattando suoi social, Oronzo Urso.
Le sue opere colorano e rendono ancora più prezioso un luogo meraviglioso come il palazzo dell’Antico Seminario in piazza Duomo. Poi chiamarsi Oronzo a Lecce è già una garanzia.
È protetto da Sant’Oronzo!😁