L’antica Cappella di San Claudio ormai scomparsa presso Masseria Antoglia
Non più chiuso ma spalancato il portone principale. Altre nuove ed accattivanti attività sono sorte: LA MACINA. Parliamo della “Signora Masseria”: la più antica, la più grande, la più bella è certamente la Masseria Antoglia. L’ultimo proprietario, – (racconta l’amico carissimo Architetto Giuseppe Caliandro gran mecenate Villacastellano e presidente della Pro Loco scomparso prematuramente) – alla metà del secolo scorso, scoprì, inaspettatamente, di aver dormito per anni in uno Spazio Sacro! Infatti, fin dal 1600 circa, (allora proprietario Calaudo Bottari di Francavilla Fontana) esisteva una Cappella dedicata a S. Claudio. Il manoscritto del 1667 conservato nell’archivio diocesano di Oria riporta a visita pastorale dell’allora Vescovo Mons. Raffaele de Palma (1650-1674): “In visitazione Cappellae Ruris noncupati dell’Antoglia sub titulo sancti Claudii. Quod quam primum provideatur de calice cum patena opportunis, et opponatur super lapide sacro tela cerata, nec non custodiatur illesa ab ingressu animalium, et tunc aperiatur cum in ea celebrare contingerit, alio vero tempore clausa teneatur; et ab immundiciis saepe sepius expurgetur. Fur comendata dicta Cappella curae, custodiae, et diligentiae coloni et potatoris in dicto Rure dell’Antoglia manentis et pro tempore existentis”.
Col passare del tempo si persero completamente le tracce della Cappella, in quanto il locale si persero completamente le tracce della Cappella, in quanto il locale fu adibito ad altri us. In questi ultimi anni l’obliata Cappella rivive indirettamente, per un solo giorno, i fasti dei tempi passati. La domenica dopo il 14 settembre, festa della Madonna della Fontana, la statua della Madonna portata in processione è sistemata proprio davanti al muro dell’antica Cappella, coperto da un grande drappo come quello che vedete in foto, e qui si celebra la Messa. Dopo la celebrazione liturgica si svolge la festa laica durante la quale il fumo dell’incenso si mescola al fumo dell’arrosto. Ormai questa funzione non è più una ricorrenza da tantissimi anni.
Le informazioni sono tratte dal libro “LO SPAZIO SACRO” di Pietro Scialpi, prefazione di Mons. Giuseppe De Candia.