La bann o li fuech?
Come ogni anno, per il 2 Ottobre, non ci siamo fatti mancare nessuno dei due, tra mille polemiche.
Lo spettacolo pirotecnico quest’anno è stato spostato eccezionalmente in via Kalivia, per evitare ulteriori assembramenti in piazza, ma dato che muoverci a piedi con la mascherina sembra impossibile, da bravi automobilisti responsabili, siamo riusciti a bloccare il traffico ancora una volta.
I fuochi d’artificio mi piacciono, quest’anno sono piaciuti quasi a tutti, anche perché con quanto abbiamo risparmiato sul resto, non avrebbe potuto essere altrimenti. È anche vero che per il solo gusto di guardare un po’ di luci, come lamentano altri, facciamo del male agli animali del paese, spaventati dai botti. Va bene lo spettacolo, ma se ripenso alle serate passate da bambina sotto al letto dei miei a fare compagnia alla mia cagnetta terrorizzata, ancora ci sto male. Forse fra 50 anni riusciremo a trovare un punto d’incontro, ma ho i miei dubbi.
Con la delibera del 30 settembre, anche questa volta è stata sancita la collaborazione tra la Parrocchia “San Vincenzo de’ Paoli” e l’amministrazione comunale che ha stanziato un contributo di € 6.000 per le spese di organizzazione dei festeggiamenti. Parliamo chiaramente di soldi altrimenti ogni anno ci lamentiamo delle spese.
Festeggiamenti ridotti causa Covid, ma ugualmente capaci di unire il nostro piccolo paese almeno per qualche giorno.
Suggestiva la processione, seguita dalla messa in piazza municipio celebrata dal nostro caro Don Antonio e dalla consegna delle chiavi della città da parte del sindaco Giovanni Barletta alla statua della Madonna della Fontana.
Per concludere la serata con la tradizionale esibizione della banda, che diciamocelo, quasi nessun ragazzo va mai a vedere e invece quest’anno ce la siamo goduta per la prima volta. Personalmente ho visto e gradito la performance di “Perdere l’amore”, bravissimi! Continuate così, che magari dal prossimo anno ci mettiamo tutti a cantare a squarciagola sulle vostre basi.