Il culto di S.Antonio
Domenica 13 giugno scorso, si è festeggiato, sempre con le dovute norme anti-Covid19, Sant’Antonio di Padova.
Nella nostra Villa Castelli, lungo corso Vittorio III possiamo notare la Chiesetta dell’Immacolata o Congrega, anticamente dedicata a Santa Filomena di Roma, un luogo molto grazioso e caro per noi villa castellani.
All’interno della Chiesetta è presente la statua in cartapesta di Sant’Antonio di Padova dell’artista Leccese Cav. Raffaele Caretta datata al 1917 e restaurata nel 2009 da Pietro Balsamo di Francavilla Fontana.
Venerato e collocato in una nicchia nella Cappella a lui dedicata, fino a qualche anno fa, in suo onore, vi era una grande festa con processione e luminarie.La chiesa acquistata dai confratelli nel 1894 venne donata alla diocesi di Oria, al suo interno erano presenti un unico altare e tre statue dedicate a: San Francesco d’Assisi, Santa Filomena di Roma e Santa Maria Immacolata.
Nel 1917 la Cappella laterale fu dedicata a Sant’Antonio di Padova con la costruzione di un ulteriore altare e la collocazione di una statua del santo di Padova.
Sul lato destro vi è la Cappella di Sant’Antonio con altare policromo fatta erigere “A devozione di Grazia D’Urso, in memoria dei suoi genitori, Antonio ed Anna ANTONIA Cavallo – 1917”.
Nel 1915 Suma Donato dona un vano della sua abitazione attigua alla Chiesa per la realizzazione della Cappella di Sant’Antonio.
Il culto del Santo rimane presente nel cuore della gente di Villa Castelli sia per la particolare devozione della cittadina sin dai tempi passati per molti santi, sia per la storia del frate che tanto in vita e oltre, diede ai poveri che incontrò nel suo cammino.