Il Cimitero Comunale di Villa Castelli costruito nel 1877 su progetto dell’Ing. Luigi Fumagalli
Alcuni cenni storici sul Cimitero Comunale di Villa Castelli costruito nel 1877, 147 anni fa.
Tratto dal libro “LA FEDE FATTA PIETRA A VILLA CASTELLI” del Prof. Pietro Scialpi con la collaborazione di Padre Raimondo Lupo, anno 2008.
Nel primo quarto dell’800, gli abitanti che cominciarono per primi a costruire i trulli sul Monte Castello, non avevano mezzi e risorse per costruire anche un piccolo cimitero e furono costretti, nel primo periodo di vita del nuovo insediamento, a portare i propri defunti nei paesi di provenienza e lì seppellirli. Quando il Duca Carlo Ungaro annesse alla primitiva cappella l’ampio locale della scuderia, destinò il sottosuolo della “Chiesa Vecchia” a luogo di sepoltura: fu questo il primo cimitero di Villa Castelli.
Dal primo registro dei morti si legge: “Nell’anno del Signore 1830. 1° Giugno – Villa Castelli – 1. D’Urso Vita Pasqua, figlia dei coniugi Agostino e Antonia Maria Barletta, ha reso l’anima a Dio, in comunione della Santa Madre Chiesa, di sei mesi. Il suo corpo è stato sepolto in questa Chiesa”.
Alla periferia del paese, lungo la strada che porta alla Masseria Renna, è situato il cimitero di Villa Castelli costruito nel 1877. Nel gergo popolare di Villa Castelli “andare alla Masseria di Renna”, significa andare all’altro mondo.
Il primo ad essere seppellito in questo cimitero fu Lupo Vincenzo Maria, nell’anno del Signore 1885, il 4 giugno: “Lupo Vincenzo Maria del fu Vito Antonio e di Rosa Fumarola ha reso l’anima a Dio in comunione di Santa Madre Chiesa all’età di 15 anni”.
Dall’ingresso parte un viale con due filari di cipressi che porta ad un complesso architettonico di diversi elementi, tra cui un altare dove si celebra la Messa. Il percorso è intersecato da viali minori, che vengono così a formare appezzamenti quadrati. La ripartizione dei locali, la sistemazione definitiva dei viali e dei campi di inumazione come la messa a dimora di settanta cipressi furono eseguite dal podestà Cav. Raffaele Ostillio nel 1927, per la complessiva spesa di Lire 4268,90.
Quasi al centro del cimitero si ergono le prime artistiche cappelle romaniche, neogotiche o vagamente rinascimentali, frutto della maestria di costruttori villacastellani, prima fra tutti la famiglia Palazzo. Alcune cappelle più moderne e numerosi monumenti furerari sono opera del costruttore e scultore Antonio Cavallo.
Infine, negli ultimi anni, davanti alla quarta entrata del cimitero di Villa Castelli sorgono alcune cappelle a “piramide” che danno al cimitero un caratteristico aspetto orientale.
Nelle foto la Cappella della Confraternita M. SS IMMACOLATA 1/10/1969, l’altare e la statua scolpita dal Maestro Antonio Cavallo nel 1974 ed infine alcune parti del vecchio e del nuovo cimitero che purtroppo si sta ampliando sempre più col passare degli anni.
“La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora”.
~ Sant’Agostino
L’eterno riposo dona a loro, o Signore,
e splenda ad essi la luce perpetua.
Riposino in pace.
Amen.
FUMAGALLI Luigi (1823-1917), via
(XIX sec.) Architetto – ingegnere che dettò l’impianto urbanistico ottocentesco a Francavilla e forse anche a Villa Castelli. Fu autore tra l’altro della Chiesa dell’Immacolata, del Palazzo Clavica di quella città e dell’impianto monumentale del nostro Cimitero.
La sua famiglia tra XIX e XX secolo possedette il palazzo poi divenuto il Municipio.
Strada parallela del corso, che risale al 1871.
Fonti e immagini tratte dal libro “Odonomastica di Villa Castelli”, 2008, Nicola Cavallo.