Giuseppe Sasso: Un esempio di solidarietà nel sostenere il collega aggresso
Martina Franca – Nella discussione sulla sicurezza del personale sanitario presso il Pronto Soccorso del Presidio ospedaliero Valle D’Itria, emerge un esempio di grande solidarietà: il nostro concittadino Giuseppe Sasso, Rappresentante Sindacale Unitario (RSU), ha lanciato un appello appassionato per garantire la protezione del personale medico e infermieristico, specialmente dopo l’aggressione subita da un collega.
L’episodio dell’infermiere aggredito, con un uomo che ha lanciato una bottiglia contro il suo volto, ha destato preoccupazione e indignazione nella comunità locale. In risposta a questa vicenda, Giuseppe Sasso ha affrontato con determinazione la situazione in qualità di RSU, rivolgendosi alla delicata questione della sicurezza dei professionisti che operano quotidianamente nel Pronto Soccorso della città.
Sasso ha sottolineato l’importanza vitale di proteggere il personale medico, infermieristico, ausiliario e gli operatori socio-sanitari, che si dedicano instancabilmente alla cura dei pazienti. Ha evidenziato l’importanza di riattivare i posti di polizia all’interno dei vari Pronto Soccorso, in quanto possono svolgere un ruolo fondamentale nella prevenzione e nel controllo delle aggressioni.
Il suo appello si è focalizzato sulla sicurezza del personale sanitario, evidenziando il fatto che questi professionisti spesso si trovano ad affrontare situazioni di emergenza e carenze di personale, aumentando il rischio di tensioni e incidenti. Le azioni violente contro il personale sanitario sono purtroppo diventate una costante, compromettendo il clima di lavoro e minacciando la qualità delle cure fornite.
Giuseppe Sasso ha dimostrato una straordinaria determinazione nel sollevare un tema tanto delicato, emergendo come un portavoce attento alle preoccupazioni del personale sanitario e della cittadinanza. Ha ottenuto un ampio sostegno tra i colleghi e all’interno della comunità professionale, condividendo la sua preoccupazione riguardo alla sicurezza di coloro che dedicano la propria vita a prendersi cura degli altri.
Le istituzioni e la comunità locale sono chiamate ad ascoltare questo grido d’allarme e a lavorare insieme per porre fine a questo preoccupante trend di aggressioni al personale sanitario. Solo attraverso misure di sicurezza concrete e un impegno collettivo, si potrà garantire un ambiente di lavoro sereno e sicuro per il personale sanitario, incoraggiandoli a continuare a fornire cure di elevata qualità a chiunque ne abbia bisogno.
La solidarietà dimostrata da Giuseppe Sasso nei confronti del collega aggredito è un esempio di come l’unione e il sostegno reciproco possano contribuire a creare un ambiente di lavoro più sicuro e protetto per tutto il personale sanitario.
Ho letto l’articolo e ritengo che Beppe Sasso faccia tutto il suo meglio nel ruolo che ricopre. Ma credo che non sono i poliziotti a mancare nei pronto soccorsi pugliesi😉…bisogna capire le cause di queste vicende. Magari portare all’attenzione il presidente Emiliano non sarebbe male😉