Festa di Santa Teresa del Bambin Gesù nella frazione di Specchia Tarantina a Martina Franca, abitata da alcuni villacastellani
Presso la Contrada Specchia Tarantina, in agro di Martina Franca (TA) ma a pochi km da noi, dove vivono anche alcuni villacastellani, si svolgerà la Festa in onore di Santa Teresa del Bambin Gesù.
Anche in passato in Chiesa Madre era venerata la statua di questa Santa ma non si sa che fine abbia fatto. Testimonianza foto anni ’80.
Riprendiamo la buona tradizione per onorare la figura di Santa Teresa del Bambino Gesù, Protettrice delle nostre Contrade.
Affidiamo tutto alla Sua intercessione.
Foto della Chiesa di Santa Teresa nella località di Specchia Tarantina.
Ecco il programma in preparazione alla Festa:
Triduo 26-27-28 Settembre 2024
Ore 18:30 Santo Rosario
Ore 19:00 Santa Messa
Domenica 29 settembre
Ore 9:30 Santa Messa presieduta da S. E. Mons. Salvatore Ligorio Arcivescovo Emerito di Potenza con origini villacastellane, in particolare i suoi nonni paterni.
Ore 18:00 PROCESSIONE guidata dal Parroco Don Damiano Nigro
Al rientro: preghiera alla Santa
Ore 20:00 Spettacolo folkloristico “POPULAR FOLK”
Durante la serata saranno saranno a disposizione STANDS DEGUSTATIVI – FAST FOOD
Ore 22:00 Fuochi Pirotecnici a cura della Ditta Itria Fireworks
Illuminazione a cura della Ditta Francesco Paciello di Monopoli
Presterà servizio la Banda Musicale di Villa Castelli
Don Damiano Nigro e il Comitato
Nasce ad Alençon (Francia) il 2 gennaio 1873, e a quattro anni, dopo la morte della mamma, si stabilisce con la famiglia a Lisieux, nella casa dei Buissonnets. Avverte presto la chiamata alla vita religiosa, e a soli 15 anni, nel 1888, entra nel Carmelo di Lisieux, dove già vivevano due sorelle. Nel 1895 si offre come “vittima di olocausto all’amore misericordioso di Dio”, avendo compreso che solo l’amore può salvare il mondo. Questa sarà infatti la sua vocazione: “Nel cuore della Chiesa, mia madre, io sarò l’amore”. Teresa resterà fedele all’impegno di amare fino alla morte, avvenuta quando aveva solo 24 anni, il 30 settembre 1897, nella sofferenza fisica e nel buio spirituale, sedendo, come scrisse lei stessa, “alla tavola dei peccatori”.
La vicenda umana e spirituale di Teresina di Lisieux è una delle più paradossali della storia della Chiesa che la festeggia il 1° ottobre. Morta quasi sconosciuta a 25 anni, nel monastero di Lisieux, da dove non si mosse per tutta la vita, è venerata a livello mondiale. Dottore della Chiesa, patrona delle missioni, protettrice dei malati di Aids e di altre malattie infettive, ha scritto Storia di un’anima, uno dei capolavori della spiritualità di tutti i tempi
Santa Teresa del Bambin Gesù, la Santa dei paradossi
Gli articoli del dossier
• Teresina: la “piccola peste” e le missioni
• L’amore, i figli, la sofferenza, i merletti: vita quotidiana di due santi
• Teresina e i suoi: a Lisieux la santità è di casa
• Luigi e Zelia Martin, gli sposi «degni più del Cielo che della Terra»
Religiosa, mistica, drammaturga, dottore della Chiesa insieme a Caterina da Siena e Teresa d’Avila, patrona di Francia insieme a Giovanna d’Arco, protettrice dei malati di AIDS, di tubercolosi e di altre malattie infettive, persino patrona delle missioni, lei che scelse la clausura e morì giovanissima di tubercolosi. La vicenda umana e spirituale di santa Teresa di Lisieux, più nota come santa Teresa del Bambin Gesù<span;>, è una delle più paradossali della storia della Chiesa che la festeggia il 1° ottobre.
Morta di tubercolosi a 25 anni nel monastero di Lisieux è venerata a livello mondiale. La Basilica della città francese a lei dedicata è il secondo luogo di pellegrinaggio di Francia solo dopo Lourdes. Pio XI, che la canonizza nel 1925, la considerava la “stella del suo pontificato”. Giovanni Paolo II nel 1997 l’ha proclamata Dottore della Chiesa in occasione del centenario della sua morte.
A cosa si deve la fama mondiale di santa Teresina, dunque? Sicuramente al fatto che ella ha lasciato le sue memorie, riflessioni, crisi spirituali raccolte nel diari pubblicati dalla sorella Pauline, diventata madre Agnese dopo la sua morte. <span;>Storia di un’anima, pubblicata per la prima volta nel 1898, non è solo un testo religioso ma raccoglie poesie, opere teatrali, lettere e preghiere che raccontano l’itinerario spirituale di un’anima eccelsa, a dispetto dell’umiltà e del nascondimento della sua vita terrena. Entrata nelle carmelitane di Lisieux con il nome di suor Teresa del Bambin Gesù del Volto Santo, scoprì che l’ambiente monastico non solo non era quello che si aspettava ma le era ostile, pieno di brutture, poco spirituale. E lei in un certo senso riforma, partendo da se stessa, quell’ambiente.
Tratto da Famiglia Cristiana.