Politica

Emiliano sostiene candidato di estrema destra

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del dr. Benedetto Ligorio Ph.D. segreterio del Pd – PSE Circolo di Villa Castelli

 

“L’imprescindibile alterità tra sinistra e destra non avalla ambiguità.

Inderogabile la necessità di autocritica del presidente Emiliano

Si osserva con sgomento il sostegno di Emiliano ad un candidato proveniente da formazioni di estrema destra in Puglia e in particolare a Nardò, così come resta da chiarire l’inopportuna accoglienza di liste neoborboniche nella coalizione alle regionali. L’ambiguità nei confronti di queste radici nazionaliste e secessioniste necessita di un profondo processo di autocritica da parte del Presidente della Regione Puglia e di un opportuno rispetto per quel filo rosso che attraversa la storia d’Italia e lega il Risorgimento alla Resistenza.

Sebbene Emiliano non sia più membro del partito democratico in quanto aderente a forme organizzative civiste – tendenti più alla decostruzione delle strutture partitiche di organizzazione e rappresentanza dei cittadini, che al rafforzamento del fronte unitario del centrosinistra – governa grazie all’appoggio di forze partitiche ben delineate delle quali fanno parte i partiti membri del Partito socialista Europeo, tra le quali il PD.

L’azione decisa del senatore Dario Stefàno, presidente della commissione politiche dell’Unione Europea al Senato della Repubblica, è pienamente condivisa nel metodo e nel merito, come nella migliore tradizione democratica del collegio senatoriale del quale il nostro Comune fa parte.

Condividiamo pertanto il suo messaggio di visione organica e strutturata della migliore tradizione socialdemocratica. C’è necessità di messaggi chiari e omogenei: non possiamo predicare a Roma l’identità progressista, ha dichiarato Stefàno, e poi altrove essere equivoci rispetto ad una personalità che è espressione della destra estrema”.

Occorre dunque ascolto per quelle voci che si sono levate per ricordare a Emiliano la necessaria autocritica. In primo luogo la sezione leccese dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia che ha diramato dal proprio account una nota chiara: “Siamo di fronte a una concezione trasformista, a una visione post-politica ove non post-democratica, a una risposta sbagliata alla crisi dei partiti con ipotesi di partito-personale che non risponde più a nessuno”.

Simile il recente monito contro il populismo da parte di Bobo Craxi, ex sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri ed esponente del PSI (anch’esso membro del PSE) su Huffingtonpost “ I Partiti in occidente o ritrovano la strada della propria integrità ideologica e programmatica oppure saranno sempre costretti ad inseguire il populismo” in alternativa, prosegue, “ smarrendo la strada del rinnovamento politico si consegnano direttamente alle tecnocrazie che sfidano e domano il populismo sino ad il suo definitivo radicamento nelle coscienze collettive”.

Un processo di autocritica è dunque auspicabile, opportuno, inderogabile, così come è imprescindibile ribadire l’assenza di ogni subalternità da parte dei partiti del socialismo europeo a forme di civismo ammiccanti al revisionismo storico. Lo spirito risorgimentale mazziniano e garibaldino dell’Unità d’Italia e i valori imprescindibili dell’antifascismo sono il fondamento della nostra Repubblica Democratica”.

 

 

Carmela Biondi

Laureata in Scienze Politiche e Sociali, studentessa in Relazioni Internazionali. Oss per caso, networker per scelta. "Penna facile" e piglio risoluto.

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