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Covid, Villa Castelli ferma con le quattro frecce

I casi Covid aumentano a dismisura, i sindaci del circondario utilizzano i propri poteri per arginare al meglio la situazione e Villa Castelli? Nulla.

Sembra quasi uno dei più surreali film che neanche il regista più attento avrebbe mai sognato di dirigere. Il popolo vive all’oscuro di tutto e sebbene l’Istat attesta che siamo il paese della provincia di Brindisi con la più alta percentuale di analfabeti, ciò non toglie che debba essere necessariamente informato sulla realtà e non per “amore della chiacchiera” ma perché il dato ufficiale funga da deterrente.

Può darsi che i dati delle istituzioni coinvolte non combacino con la realtà ma ciò poco conta.

I dati ufficiali vanno diffusi per sollevarci da questo stato di torpore e incoscienza.

L’ Asl di Brindisi comunica un report aggiornato al 15 novembre che, seppur non in linea con l’immediato presente, fa paura.

Ed è la stessa paura che dovrebbero provare tutti i cittadini di Villa Castelli quando infischiandosene di tutto, continuano a vivere come se niente fosse accaduto.
Ci arrivano segnalazioni continue di esercizi commerciali che non fanno rispettare le regole. È chiaro che la paura di dover perdere incassi è tanta ma qui c’è in ballo la vita dei soggetti più fragili e mentre molti spavaldamente sono sicuri di potersela cavare con un naso che cola, che dire dei nostri anziani, dei nostri ammalati? Come se la caverebbero loro?

C’è bisogno che qualcuno prenda in mano le redini della situazione, attuando restrizioni che, anche sembrando impopolari, riescano a delimitare il danno che ormai è palese.

Ci piace Villa Castelli che si sviluppa a ritmo costante ma ci piace anche una Villa Castelli seria, rispettosa e forte. E se non ce la facciamo da soli?
Qualcuno ci deve guidare, costringendoci a fare anche quello che non vogliamo.

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