Alla Provincia, Barletta il più suffragato
Da quando il popolo non elegge più direttamente i suoi rappresentanti provinciali, le elezioni sono diventate fatto di palazzi.
E lì che sindaci e consiglieri tessono tele di accordi e rinunce, di intrecci e scioglimenti.
Sono i consiglieri comunali di tutta la provincia brindisina a scegliere la composizione del consiglio e i candidati, manco a dirlo, li trovano tra quelli che ogni giorno manovrano la cosa pubblica.
È la legge che lo decide e così deve essere, laddove quest’ente sarebbe dovuto scomparire e di fatti, invece, ha mantenuto intatta la sua attività.
Sabato scorso s’è votato e ieri si sono tirate le somme: Giovanni Barletta il più suffragato. Una rapida ascesa tra lo stupore e la meraviglia per i comuni mortali che poco si spiegano queste dinamiche ma che sono frutto di incontri, confronti, scontri e accordi che avvengono negli anni senza che nessuno se ne renda conto e con un unico scopo: il consenso elettorale.
Questa consultazione riflette lo stato attuale, almeno sulla carta. La maggioranza dei seggi assegnata al centro sinistra e la destra sconfitta, salvo poi trovarsi di fronte, nella vita vera, a persone emarginate, donne violate, adolescenti abbandonati al loro destino, lavoratori sfruttati…
Sarà quella brindisina una provincia idilliaca, oppure, questa sinistra di cui ci hanno tanto parlato, in realtà risiede solo nelle aspettative dei più e i cui princìpi si sono persi per strada?
Agli intellettuali paesani la risposta.
Nel frattempo si augura al sindaco Giovanni Barletta e a tutti gli eletti, un lavoro nel segno della concretezza.