A scuola sí, a scuola no.
Nel parlare di DID e DAD sembra di recitare la vecchia Filastrocca “ ChiK eCoK andarono in guerra, morì….”. Le famiglie oggi in Puglia e quindi anche nel nostro Comune più che parlare di sigle (spesso male interpretate) sono nell’assoluto interrogativo: “ devo mandare mio figlio a scuola o no? Eppure il recente DPCM è abbastanza chiaro : “Nelle scuole dell’infanzia, in quelle del primo ciclo di istruzione (scuole primarie e secondarie di I grado) e nei servizi educativi per l’infanzia le attività didattiche continueranno a svolgersi in presenza, con uso obbligatorio di dispositivi di protezione delle vie respiratorie, fatta eccezione per i bambini di età inferiore ai 6 anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.” È di ieri la presa di posizione del Ministro Azzolina nei confronti dell’ordinanza emanata dal Presidente della Regione Puglia: “…il governatore ritiri o revisioni l’ordinanza regionale” Emiliano, pur fermo sulle sue decisioni ed elencando le motivazioni che lo hanno indotto ad emanare l’Ordinanza dichiara: “Proverò a collaborare al fine di garantire la tutela di studenti, docenti.” La pagina del presidente Emiliano (su facebook) è diventata subito “infuocata” ; sono tantissimi a scrivere approvando e disapprovando le sue decisioni. Una cosa è certa:- aver perso del tempo prezioso tra la grande apertura dell’estate e i proclami con i quali concordemente si riconosceva il possibile ritorno dell’emergenza COVID19 ha creato in tutti i settori le problematiche che giorno per giorno diventano sempre più difficili da affrontare. Conseguenza- DISAGIO SOCIALE GENERALIZZATO Nella Scuola un buon numero di dirigenti scolastici pugliesi ha sottoscritto una lettera inviata ad Emiliano per esprimere il loro disappunto sull’ultima ordinanza che lascia liberi i genitori di decidere se mandare i propri figli a scuola, e obbliga gli istituti a garantire contemporaneamente lezioni in presenza e a distanza. Molti D.S. hanno affrontato questa difficile situazione con un’indagine tra le famiglie per sondare il loro orientamento- scuola in presenza o a distanza ? Del tutto improponibile una didattica integrata per le diverse carenze rilevate in molte realtà scolastiche. Pare che nel nostro Comune l’orientamento generale è quello di lasciare gli alunni a casa e adottare la DIDATTICA A DISTANZA. Una scelta che comunque non può non considerare che: – molti genitori lavorano. (Non si possono lasciare a casa dei bambini da soli né, tantomeno, da soli affrontare la DAD). – Nelle famiglie è frequente la presenza di più figli che frequentano la scuola. – Non sempre la DAD si rivela efficace (collegamenti che saltano , bambini che richiedono spesso l’intervento dei docenti e altri disagi). Del tutto inspiegabile la mancanza di chiarimenti per la Scuola dell’Infanzia a livello nazionale e territoriale. I contagi (che riguardano bambini e docenti )sono presenti anche in quest’ordine di scuola che ancora una vota viene considerata la “Ceneretola” in ambito educativo con grande mortificazione di tutti gli operatori che in essa interagiscono.