Domenica il Gruppo Folkloristico “Li Castelli” si esibirà a Melpignano
Domenica prossima, 09 febbraio 2025, il gruppo locale folkloristico denominato “Li Castelli”, come il nostro sito web, (toponimo che ha avuto il nostro borgo intorno alla fine del 1700 inizi 1800, si esibirà a Melpignano (LE), patria della “Notte della Taranta”, la notte più magica ed emozionante del Salento. Il noto Gruppo Folk, come avvenuto per la Pro Loco di Villa Castelli APS lo scorso novembre 2024, sta per spegnere le sue 50 candeline. Per non dimenticare nessuno, tanti sono stati gli interpreti del nostro paese che ne hanno fatto parte, cantando e suonando i tipici canti tradizionali scritti in dialetto villacastellano. Intorno al 1976 furono studiati e analizzati da esperti e professori come il Prof. Mario d’Elia che pubblicò un volume con i brani e gli spartiti originali.
Riceviamo e pubblichiamo: “ANCHE A MELPIGNANO “NELLA DANZA E NELLA TRANCE”
Nel cuore del Salento nel segno della tradizione, dell’arte e della cultura, con i gruppi popolari e folk pugliesi che condividono la stessa esplosiva passione per la danza e la musica che guarisce.
Protagonista è la nuova e fresca aggregazione di artisti accomunati dal grande ed eterno amore per la danza, la musica e le tradizioni popolari: la Rete “Nella Danza e nella Trance” delle Compagnie di danza e di musica di Lecce, Taranto e Brindisi, le tre province prima culla delle pratiche magiche e rituali considerate in assoluto le più rilevanti dal punto di vista antropologico, etnografico e religioso della tradizione più intima e popolare del Sud Italia, quelle del tarantismo, con una particolare predilezione ed attenzione verso le origini più remote di estrazione e di matrice greca e magnogreca.
Dopo i fortunati eventi dello scorso anno tenuti a Lecce, Taranto e Villa Castelli, con una nuova formula ideata per appassionare ed avvicinare il pubblico ai grandi temi di arte, cultura, danza, musica e canti popolari, non poteva di certo mancare la tappa nel “cuore” di Melpignano, affidata per l’occasione al Maestro Massimo Panarese. Il nuovo appuntamento è al “Posto della Cultura” per una serata interamente dedicata ad una delle più antiche e grandi tradizioni popolari d’Europa che non ha bisogno di presentazioni.
Le Compagnie sono da sempre impegnate in un grande sforzo di raccolta di dati e di testimonianze locali a favore del totale recupero e della conservazione degli ultimi frammenti della celebre pratica iatro-coreutica e musicale che oggi più che mai costituisce preziosa eredità della storia della civilizzazione mediterranea e dell’Italia in particolare. Non per nulla, le ultime manifestazioni delle “pizzicate dalle tarante” sono oggi portate all’attenzione dei Comitati UNESCO per la valutazione e attribuzione di Bene Immateriale dell’Umanità da sottoporre a tutela.
Diversi i nomi noti e amati della danza, della cultura e della musica pugliese: la Maestra di danze etniche Elena Botti, con sangue salentino e dirigente della Associazione Nazionale Maestri di Ballo, la bravissima danzatrice ed istruttrice di pizzica Alessia Scatigna, presidente della Proloco di Villa Castelli, accompagnata dal noto Gruppo Folk “Li Castelli”, ma anche la Maestra di danze etniche Clelia Madaro di Leporano, fondatrice, assieme allo studioso tarantino degli antichi riti e tradizioni Saverio De Florio, della Compagnia di antiche danze etniche e popolari magnogreche “Le Nereidi di Taras”.
Grandi e “pesanti” naturalmente i nomi dei musicisti pugliesi: quelli del Maestro Massimo Panarese della scuola musicale di Otranto così tanto impegnata nell’avviamento dei più giovani pugliesi ai ritmi e ai passi della tradizione, il musicologo e filosofo della Magna Grecia Pierpaolo De Giorgi, fondatore dei Tamburellisti di Torrepaduli, ed il tamburellista Emanuele De Vittorio del celebre e storico gruppo di musica popolare e folk “I Febi Armonici” di Taranto.
Non potevano mancare ovviamente le nuove generazioni di pizzicate: il Gruppo TarantelLaera fondato dal musicista Enrico Laera di Crispiano e animato da tante e valenti danzatrici, “Addù Sciamu Sciamu” di Massimo Ardillo e Vitalba Tamborrino di Brindisi, infine, la più recente sorpresa rappresentata dalla Scuola “Tamburelli di Leporano”, fondata da Maria Trombino e da Emanuele De Vittorio. Tutte donne e uomini instancabili e riconosciuti protagonisti della promozione e della pubblica esibizione nelle piazze dei comuni italiani ed esteri, con il desiderio di non disperdere mai l’inestimabile patrimonio nazionale e di trasmetterlo alle nuove generazioni. Il loro impegno è da sempre quello di ricomporre gli ultimi pezzi di un mosaico tanto articolato e complesso che, nei suoi ipnotici e frenetici passi, nasconde ancora oggi straordinari simboli e testimonianze della evoluzione e tradizione millenaria delle nostre genti del Sud.
Melpignano vedrà la presenza di ospiti illustri come Fabio Chiriatti, Pierluigi Petracca (Presidente Associazione Nazionale Maestri di Ballo) e Antonio Coriglione (Presidente regionale Puglia della Federazione Italiana Tradizioni Popolari).
Alla bravissima ed esplosiva Elena Botti, Madrina e ispiratrice dell’evento, sarà dedicata la parte centrale della serata con la presentazione del volume “E se dico Pizzica?”, di cui Elena è autrice assieme a Giancarlo Giacomobono. E’ il primo testo didattico dedicato espressamente alla Pizzica e adottato ufficialmente dalla Associazione Nazionale Maestri di Ballo per l’insegnamento in tutte le regioni italiane.
Ingresso libero a partire dalle ore 18.00 al “Posto della Cultura”, via Vicinale Vottari 16, naturalmente a Melpignano.”