I maestri musicisti, compositori e direttori di Villa Castelli: Giuseppe e Giovanni Neglia, padre e figlio
AMMINISTRAZIONE COMUNALE
ASSOCIAZIONE PRO LOCO
VILLA CASTELLI (BR)
Compositore e direttore di bande musicali
Cronologia della vita e delle opere del M° Giovanni Neglia
Nasce a Manduria (TA) il 4 agosto 1900 da Michele Giuseppe Neglia, musicista, e da Maria Gregoria Mancuso. È il primogenito di una famiglia numerosa, di cui oggi sono viventi Nicolina di anni 94, Maria di anni 88 e Vittorio di anni 79 (dati del 1998). Frequenta la scuola primaria con molto profitto e nello stesso tempo studia i primi elementi di musica.
Il nonno Giovanni Neglia (1824-1916) musicista, fondò in Manduria il Concerto Musicale “La Fanfara” in cui suonavano la moglie Concetta Infante, i figli Luigi, Carlo, Nicolina, Maria, Giovanna e Michele Giuseppe.
Nel 1910 in Villa Castelli un gruppo di cittadini si prodigano per costituire una banda musicale e chiedono al Comune di Francavilla Fontana la concessione di un locale per gli allievi musicanti. Locale che fu concesso “mediante tenuo pagamento”.
Nel 1912 il maestro di musica Giuseppe Neglia è in Villa Castelli con tutta la famiglia. È lui il fondatore e l’educatore della nascente Banda Musicale, che tanto lustro ebbe non solo nel circondario, ma anche fuori regione. Già nella Banda suonano i figli del Maestro Giovanni, detto familiarmente Nino e Luigi.
Nel 1917 Giovanni compose la “MESSA BREVE” per banda oltre a canti, inni e mottetti liturgici. Nello stesso anno per la processione dei Misteri compone l’opera “VENERDÌ SANTO”.
Il 21 febbraio del 1918 compone la marcia funebre “ADDIO!”. Il 4 marzo viene chiamato alle armi, viene arruolato nel 40° Reggimento Fanteria di Caserta. Al campo militare di San Leucio compone la marcia sinfonica “TRIESTE ITALIANA”. Il 15 novembre il Prof. Giovanni Sarracco, Maestro e Direttore Diplomatico del Regio Conservatorio di Musica S. Pietro a Majella di Napoli, e Direttore del Concerto Musicale di Pontecorvo (Caserta), certifica che Giovanni Neglia, ha compiuto sotto la sua direzione gli studi di armonia e contrappunto nonché tutte le regole di strumentazione per banda e quindi capace di dirigere un Concerto Musicale.
Il 4 luglio del 1919 compone la marcia sinfonica “UN CORO ALL’ALBA”. Il 5 settembre ebbe il diploma di Membro Onorario dell’Accademia Musicale Giuseppe Verdi di San Lucido (Cosenza). Il 20 settembre viene insignito da Medaglia d’Oro nella stessa Accademia per una composizione per banda.
Il 9 aprile del 1920 scrive la marcia sinfonica “UN CORO CAMPESTRE” (datata Manduria)
Il 28 febbraio 1922 compone la marcia sinfonica “BUON PRINCIPIO” (datata Taranto). Il 22 novembre compone la “PASTORALE PER L’ANNO 1923”, per la piccola banda di Celico (Cosenza). Il 29 marzo scrive la marcia funebre “DESOLAZIONE”, in memoria del Milite Ignoto, per piccola banda (datata Taranto). Il 25 aprile scrive la marcia sinfonica “VISIONI E PENSIERI” dedicata al Presidente del Concerto Musicale “Mario Costa” di Taranto Sig. Francesco Portulano (datata Villa Castelli).
Il 17 gennaio 1925 compone la marcia funebre “ETERNO DOLORE” in memoria di Giambattista Veccari di Villa Castelli (datata Villa Castelli). Il 16 ottobre compone la marcia sinfonica “ALBA RIDENTE”, detta opera fu scritta in Villa Castelli in soli sei giorni.
Il 30 novembre compone la marcia funebre “TRAMONTO DELL’UMANITÀ”. Fu premiata con Medaglia d’Oro dall’Accademia Musicale “Giuseppe Verdi Stradella” (Pavia). Detta opera fu composta in dieci giorni (datata Taranto). Il 4 dicembre è in Villa Castelli per trascorrere le vacanze natalizie con i suoi familiari a cui è molto legato da profondo affetto e amore. Compone la marcia sinfonica “MASTROIANNI”, dedicata al Presidente Sig. Mastroianni Salvatore e Sig.ri componenti la Commissione del Concerto Musicale fascista di Celico (Cosenza).
Il 10 febbraio 1926 compone la marcia funebre per piccola banda “MESTO RICORDO”. Si legge nella partitura: “In Memoria della zia Maria Neglia, dedico queste pagine”. Fu scritta in soli due giorni. Il 27 maggio è in Villa Castelli dove compone la marcia sinfonica per piccola banda dal titolo “I CRITICI”. Il 15 dicembre compone la “PASTORALE PER L’ANNO 1926” per banda (composta presumibilmente durante il viaggio di andata e ritorno a Bologna). Il 16 dicembre conseguì il Diploma di Maestro di Banda presso la Regia Accademia Filarmonica di Bologna. Alla fine della partitura si legge: “Fine ore 20:30 del di 15/12/1926”.
Il 17 gennaio 1927 è a Celico (Cs), dove compone la marcia “LA MIA VITTORIA” in solo due giorni. 8 marzo sempre in Celico compone la marcia “GLI SPOSTATI”. Il 17 maggio scrive la marcia militare “I REDENTORI DI VILLA CASTELLI”, con la quale partecipa al Concorso di Perugia, dove fu premiata con Medaglia di Bronzo. Detta marcia scritta “In memoria del nostro tanto amato e compianto Giambattista Veccari”.
Nello stesso periodo conseguì il Diploma d’Onore a Nocera Inferiore (Salerno) per una composizione dal titolo “MORELLI”, “marcia brillante”. Allo stesso periodo forse appartengono le due marce sinfoniche dal titolo “TEMPI PASSATI” e “GENTIL FATA NOTTURNA” scritte per piccola banda.
L’8 marzo 1928 nel fiore della sua gioventù, muore a soli 27 anni.
Alcuni pensieri in suo ricordo: “Perdere la vita a 27 anni è doloroso, perdere la vita quando essa c’inebria col suo sorriso più bello, sognando, un avvenire tutto cosparso di rose profumate è assai triste, ma assai più dolorosa, assai più triste perdere la vita quando si sta per cogliere i frutti dell’operosità, o dell’ingegno, quando, si vedono i nostri cari gioire della nostra gioia, felici della nostra felicità”.
(Don Cataldo D’Urso (sacerdote) dall’omelia del 9 marzo 1928)
“Nino amò di puro, santo riconoscente affetto i suoi genitori, le sorelle, i fratelli suoi, dei quali tutti parlava con forte entusiasmo, con ardente effusione d’amore. Da 18 anni viveva con noi e di nostra vita. Fu buono, garbato, corretto, ammirava le altrui virtù, di amore, di disciplina e di studio”.
(Avvocato Francesco Formosi – Elogio Funebre – 9 marzo 1928)
“Quasi flos egreditur et conteritur et fugit velut umbra. Come fiore spunta ed appasisce e fugge come un’ombra. Quasi fiore sblocciato appena, è divelto dal suo stelo e portato via dalla tempesta, così egli dal turbine di morte è stato strappato dal giardino della vita e portato via nei campi sterminati dell’eternità”.
(Cav. Alessandro Neglia – 9 marzo 1928)
“Suoni, la banda, suoni,
Le flebili sue note;
La marcia, l’inno intuoni
Con lagrime alle gote!
Le belle sinfonie,
Tutto valor di Nino,
S’udranno per le vie
Con rispettoso inchino!”
(Da una poesia dell’Avvocato Adolfo Lamarina – 9 marzo 1928)
Tratto dall’opuscoletto dell’8 marzo 1998 in occasione del 70° anniversario della morte del M° Giovanni Neglia
A cura dell’Architetto Giuseppe Caliandro.
Grafica a cura di Rocco Gasbarro e di Angelo Tagliaferri.
In passato a lui era intitolata la Banda Musicale di Villa Castelli. Era molto conosciuto in Puglia e il Complesso Bandistico aveva molto successo portando in alto la nostra città.
Assieme al padre Giuseppe Neglia furono affermati maestri di banda e compositori che operarono nel nostro paese agli inizi del ‘900.
In suo ricordo è fu posto nel 1993 un busto all’incrocio tra via Kalivia e via della Pace, nei pressi del Cimitero Comunale e del Parco Madre Teresa di Calcutta.
Sulla colonna è riportato: “il sindaco Vitantonio Caliandro l’Amministrazione Comunale il Presidente della Banda Giuseppe D’urso hanno voluto ricordare le eccelse doti artistiche del M° Compositore Giovanni Neglia ?-3-1993”