Ricordando la Festa di San Giuseppe organizzata dagli artigiani di Villa Castelli: la cuccagna e le mattre “addò Prudenz” in Largo Kennedy e le tavolate in Piazza con le suore
A Villa Castelli sono presenti ben quattro simulacri che raffigurano San Giuseppe.
Nelle foto noterete il simulacro in gesso, probabilmente di manufattura anni ’70, restaurato qualche anno fa dal maestro cartapestaio Pietro Balsamo a devozione di una famiglia villacastellana. Dovrebbe essere quello portato in processione, come si evince nell’immagine di copertina durante la festa del 1982. In questa foto sono presenti il Parroco dell’epoca Don Antonio Ribezzi, la Direttrice della scuola e tanti nostri concittadini che non ci sono più ma per chi è vissuto in quegli anni ricorderà sicuramente i volti e i soprannomi.
Il simulacro in legno di Ortizei (BZ) datato 1963 o 1964 è venerato nella Chiesa Madre.
Un terzo simulacro di cui non abbiamo foto, è in gesso, probabilmente datato a prima del 1896 ed è collocato in una nicchia presso Il Frantoio Gallone in Contrada Pezza delle Monache ad opera della ditta artigiani “San Giuseppe” durante gli anni ’80.
Una quarta statua datata al 2017 a devozione della famiglia Nannavecchia Giuseppe, prima si trovava nella Chiesa Vecchia, ora nel refettorio della scuola elementare “Madre Teresa di Calcutta in via G. Matteotti”.
Il 2021 è stato “L’anno speciale di San Giuseppe”, Patrono della Chiesa Universale.
Anche San Giuseppe si è sempre festeggiato a Villa Castelli il 19 marzo. Tra alcune antiche tradizioni ricordiamo durante gli anni ’50 le suore dell’Istituto Suore Discepole di Gesù Eucaristico che preparavano tavolate in Piazza Municipio per i poveri della città e in onore di San Giuseppe. Andando più avanti nei decenni, negli anni ’80 in Largo Kennedy sempre in onore di San Giuseppe anche il bar di “Prudenz” preparava delle tavolate con zeppole e baccalà, le cosiddette “mattre”. C’era la banda, la processione, le bancarelle e la “Cuccagna di San Giuseppe”. Questo gioco popolare consisteva nel creare dei gruppi i cui partecipanti dovevano arrampicarsi sul palo e salire in cima riuscendo a prendere il premio posizionato.
Infine, negli ultimi anni c’era una piccola processione che si concludeva con il pranzo per gli anziani della comunità nella Chiesa Vecchia o presso il refettorio della scuola elementare “Madre Teresa di Calcutta” in via Giacomo Matteotti.
Le tavole di san Giuseppe in realtà sono una tradizione molto diffusa sopratutto nelle province di Lecce e Taranto (a San Marzano di San Giuseppe, Lizzano, Lizzanello…). Sono grandi tavolate imbandite il 19 marzo in onore del Santo Patrono. Vengono posizionati vari prodotti locali come: lampascioni, rape, pasta con cavoli, pesce fritto, zeppole, ciambelle, finocchi e arance.
Si consuma tutto a mezzogiorno del 19 marzo, giorno della festività di San Giuseppe, nelle varie famiglie che organizzano queste “mattre”
La tradizione vuole che la famiglia non mangi ciò che ha distribuito se non le rimanenze. Un tempo, i commensali erano scelti tra i poveri del paese.