Attualità

In viaggio con il morto

Piazza Caduti di Nassiriya, giovedì 07 settembre, è tornata ad essere protagonista dell’estate Culturale di Villa Castelli, ospitando la presentazione del libro “In viaggio con il morto” scritto da Gino Marchitelli.

L’evento, a cura dell’assessorato alla cultura, ha visto i protagonisti, l’autore del testo – di origini pugliesi -, e l’assessore alla cultura l’avv. Francesco Nigro, in un dialogo sulle tematiche trattate dal libro.

Il testo, ironico e irriverente, narra del folle viaggio intrapreso dai tre protagonisti, Terzus, Matilde e Lucia – detta Lucy la Rossa -, da Saint Jùlien, città dormitorio dell’hinterland milanese, verso Carovigno in provincia di Brindisi. I personaggi vivono in un quartiere altamente degradato, sono una famiglia di sottoproletari e rappresentano gli “ultimi”, i più vulnerabili della nostra società. Intraprendono questa trasferta dal nord al sud per cercare di nascondere il corpo del defunto nonno Tancredi che con la sua pensione costituisce la loro unica fonte di reddito.

Il percorso rappresenterà una sorta di itinerario iniziatico, attraverso le parole divertenti e pungenti di Marchitelli, e porterà alla scoperta di un Paese moralista e bigotto, dove furbizia ed egoismo sono i protagonisti.

L’autore ha ricordato ai presenti il suo impegno sociale e politico, citando il suo ruolo nel direttivo dell’A.N.P.I. di San Giuliano Milanese e le grandi lotte politico/sindacali, con Democrazia Proletaria, sulle piattaforme petrolifere dell’Eni negli anni ’80, in difesa dei lavoratori precari.
Ha tenuto a sottolineare, inoltre, come la satira e l’ironia politica possano essere fondamentali nell’analisi della società e nel ruolo di denuncia sociale, ruolo divenuto negli ultimi anni sempre più marginale.

Durante il dialogo, l’assessore alla cultura e lo scrittore hanno ricordato, a più riprese, come i personaggi delineati nel testo rappresentino le persone in difficoltà nella nostra società – riportando, tra l’altro, episodi simili realmente accaduti -, e di come queste persone, spesso, siano spinte dagli eventi della vita e dalle circostanze ambientali a intraprendere strade e azioni che normalmente non avrebbero preso in considerazione.

L’assessore ha evidenziato come la satira può esser utile nel far parlare e dialogare sui disagi di difficile comunicazione, ma ha anche richiamato l’attenzione a non limitarsi ad una comicità fine a sé stessa e fautrice solo di una risata vuota, come, a suo avviso, spesso avviene nei tempi odierni.
La serata si è conclusa con un saluto caloroso al pubblico presente e con l’invito ad occuparsi delle persone in difficoltà, anche attraverso la cultura e l’ironia, nell’obiettivo comune di una società più giusta.

Gio Santoro

Sociologo, operaio da circa vent'anni, poeta a tempo perso, viaggiatore curioso e sognatore, attratto da ogni forma d'arte, lettore accanito e amante della natura. Libero, lascio respirare i miei pensieri, le mie emozioni e le mie passioni

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *