“Mest’ Antonio Cavallo” (1912-2011) e suo figlio Nicola: maestri della scultura
L’emozione nel raccontarvi una passione e un lavoro tramandatasi di padre in figlio, di generazione in generazione senza mai perdere la voglia di usare la manualità che l’uomo ha sempre avuto fin da quando è comparso sul pianeta Terra.
Oggi vi parliamo dell’arte di saper scolpire.
Come riportano alcune righe tratte dal libro “Umanesimo della Pietra”:
In un contesto pregno di storia e di tradizioni è vissuto Antonio Cavallo, padre del Geom. Nicola del quale si è impegnato a ricalcare le orme, tra il 1990 e il 2000.
Mest’ Antonio ha dedicato gran parte della sua vita, prima da giovane e poi da pensionato, alla lavorazione della pietra, producendo una notevole quantità di manufatti d’apprezzabile livello artistico, richiestigli da committenti locali e nazionali.
Ha, però, limitato il suo impegno di lapicida alle fasi giovanile e senile della sua esistenza, perché riteneva che non avrebbe potuto vivere in modo dignitoso solo con i guadagni procuratigli delle sue opere.
Tra le attività svolte, infatti, è stato disegnatore, perito agrimensore e imprenditore edile; s’è impegnato, anche, nel sociale in qualità di consigliere comunale e, sopratutto, come moderatore fra parti in liti per azioni civili di modesto valore venale”.
Foto di alcuni trulli siti in Contrada Barcari.
Foto della prima fornace di Villa Castelli sita in Via Vittorio Alfieri.
Inoltre “Mest’ Antonio Cavallo” ha realizzato una statua in marmo raffigurante la Madonna. L’opera risale al 1974.
In passato era venerata in una nicchia della Chiesa Matrice ma poi fu posta sull’altare sito nel Cimitero Comunale.
Negli anni ’70 ha scolpito la lunetta sulla facciata della Parrocchia San Vincenzo de’ Paoli rappresentante un altorilievo del Cuore di Gesù con l’epigrafe dedicatoria in latino al di sopra del portale centrale.
Ha costruito varie abitazioni della nostra cittadina.
Il Geometra Nicola Cavallo, oggi 81enne, figlio dello scultore “Mest’ Antonio” è un esperto e conoscitore di storia della nostra città fin dalle sue prime origini risalenti al periodo della necropoli magno-greca collocata presso il Sito Archeologico di “Pezza Petrosa”, III-V sec. a.C .
Lui era presente durante le campagne di scavi degli anni ’80/’90, grande amico del compianto Presidente della Pro Loco di Villa Castelli, l’Architetto Giuseppe Caliandro. I due hanno dato tutta la loro vita per raccontate la storia del nostro borgo.
Si occupa di storia locale e di tutto ciò che riguarda la cultura.
Il signor Nicola è riservato, non vuole che si parli molto di sé quindi non voglio dilungarmi troppo ma immagino sarà fiero dell’articolo pubblicato.
Assieme a sua moglie, la Prof.ssa Gina Altavilla, hanno scritto per alcuni periodici di storia locale.
A breve dovrebbe essere pubblicato un nuovo volume sulla storia della nascita della prima scuola di Villa Castelli.
Nicola è anche autore del libro “Odonomastica di Villa Castelli”,2008.
Lo ringrazio per la profonda fiducia e per la collaborazione.
L’immagine di copertina è stata tratta dal libro “Dialetti e Lingue di Puglia”, Area Brindisina, Adriatica 1993, Bari, Armistizio Matteo Melillo.
Gli altri scatti dal libro “Umanesimo della Pietra” e da Francesco Ligorio.