80 anni fa moriva all’età di 81 anni l’Ing. Domenico Palazzo, Honoris Causa in Architettura dall’università di Firenze
L’ingegnere, architetto e capomastro Domenico Palazzo fu Antonio, (Villa Castelli, 02.02.1862 – Villa Castelli, 25.09.1943), è stato un personaggio illustre della nostra cittadina.
Nato da Antonio, maestro muratore, e Maria Cosima Carlucci, donna di casa, seguì con i fratelli Pietro e Tommaso le orme del padre e del nonno Domenico a cui è da attribuire la costruzione della Chiesetta dell’Immacolata denominata Congrega, anticamente dedicata a Santa Filomena di Roma. Nel 1880-85 fu in apprendistato a bottega dallo scalpellino e scultore Francesco Ciracì di Ostuni detto “meštə Ciccə lu murèjə”, dove apprese “I primi elementi di disegno lineare e cubiche e di geometria pratica”, il mestiere di scalpellino e le tecniche per costruire con arte e scienza.
Sposò nel 1887 Francesca Chirulli da cui ebbe una figlia Maria, divenuta insegnante elementare. Morì nel 1943 all’età di 81 anni. Dall’università di Firenze pare abbia ricevuta in memoria un attestato Honoris Causa in Architettura per la progettazione e costruzione con varianti in corso d’opera della nuova Chiesa Matrice “San Vincenzo de’ Paoli”.
Insieme ai mastri-muratori Giuseppe Neglia e Antonio Cavallo, diede al borgo un primo assetto urbanistico e progettò numerose altre opere nei dintorni di Villa Castelli.
La descrizione del progetto della Chiesa era: pianta rettangolare a tre navate, volta a botte lunettata nella navata centrale e nel transetto, volta a stella nelle navate laterali, all’incrocio della navata centrale con il transetto una cupola emisferica con lanternino ottagonale, impostata su tiburio cilindrico sfinestrato con otto ampie finestre.
Facciata in stile neoclassico con tre ingressi assiali alle tre navate. L’assieme richiama la chiesa di S. Rocco in Ceglie Messapica progettata dall’ingegner Antonio Guariglia di Lecce all’epoca in fase di ultimazione. Dal computo metrico e dalla stima si ricava che “l’importo complessivo dei lavori compresi nell’appalto ammonta preventivamente alla somma di lire 37.833,24”.
Il progetto non fu eseguito, costituì un modello all’elevazione della cupola. Nelle foto i suoi lavori di progettazione del 1892.
Le fonti e le immagini sono state tratte dal libro
GIUSEPPE CALIANDRO, Villa Castelli: Storia della erigenda Chiesa “S. Vincenzo de’ Paoli” e della sua Comunità. Parte prima: 1793 – 1952 Prefazione di Rosario Jurlaro