AttualitàEvidenza

Visita alla Cappella del Crocifisso, la Chiesa più antica di Villa Castelli

Apre ogni venerdì dalle 7:00 alle 20:00 la Cappella del Crocifisso, primissimo luogo di culto a Villa Castelli.

Si può sostare in preghiera o semplicemente ammirare un’opera storica del nostro paese, sorta ancor prima della Chiesa Madre, della Chiesa Vecchia e della Congrega. È la chiesa più antica e più piccola di Villa Castelli.

All’interno della Cappella del Crocifisso si possono ammirare le statue dei Misteri e l’antico Crocifisso in carta pesta, appeso su un vecchio altare di pietra. Visitare questo luogo storico di Villa Castelli significa anche ritornare indietro nel passato e riscoprire il forte legame dei nostri avi con il sacro.

Cappella della superficie di circa 50 mq., ubicata al piano terra di un immobile contiguo al Palazzo Municipale. Edificata nel XV secolo, fu utilizzata prima dai Prìncipi Imperiali e poi dal Duca di Monteiasi come Cappella di famiglia e luogo di culto per la popolazione.

Come si può leggere dal sito http://www.roccobiondi.it/

“L’accrescersi continuo e spontaneo di case ed abitanti pose gradatamente problemi di ordine civile e sociale. Inizialmente a tali problemi cercò di dare soluzioni il duca stesso. E’ del 21 luglio 1823, ad esempio, un atto redatto dal notaio Domenicantonio de Vincentiis di Taranto, con il quale Carlo Ungaro, tramite il suo procuratore e cognato Giantomaso Marrese, effettuava una donazione a favore della cappella del Crocefisso, da lui stesso fatta costruire negli anni precedenti nella masseria li Castelli.

Nell’atto si legge: il Marrese ha dichiarato, come dichiara, che possedendo il detto suo cognato, la masseria nominata li Castelli, nel tenimento di Francavilla, di molta estensione di terre; e per la coltivazione, e buona manuntenzione delle stesse, molti individui di diverse parti han dovuto colà istallarsi, col censirsi le dette terre, … e per cui han colà costruite delle molte case rustiche ad uso di loro abitazione.

E comecchè il detto signor duca riflettè, che senza di una cappella grande, comoda, ed atta a quella popolazione per il culto divino, non altrimenti potea egli godere gli effetti della Divina Provvidenza: facendo ascoltare a tutti quelli individui il sacrificio della messa quotidiana; così risolse di edificare la cappella sudetta, sotto il titolo del Santissimo Crocefisso…, e per sua vera divozione egli ha inteso di assegnare alla stessa, quella rendita confacente alla celebrazione sudetta, tenendovi colà un cappellano continuo.E perciò…, ha donato, come dona irrevocabilmente tra vivi a beneficio della cappella sudetta già costruita,… non solamente il fondo, dov’è stata la medesima situata; ma eziandio tutte le spese ero gate sì nella costruzione, che nell’addobbamento, già fatto…Inoltre.., ha dotato, come dota, ed assegna alla cappella medesima, l’annua rendita di docati settanta due, per celebrarsi la messa quotidiana perpetua…”

Carmela Biondi

Laureata in Scienze Politiche e Sociali, studentessa in Relazioni Internazionali. Oss per caso, networker per scelta. "Penna facile" e piglio risoluto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *