Scuola chiusa – i genitori di Villa Castelli scrivono alla Preside
La nuova ordinanza della Regione Puglia che dispone la chiusura della scuola da domani sino al 5 marzo, preoccupa non poco i genitori di Villa Castelli tanto da inviare una lettera alla dirigente scolastica Dott.ssa Maria Grazia Rongo.
Ma qual’è il problema?
La difficoltà che parte delle famiglie incontra è sempre lo stesso e di non immediata soluzione: la connessione debole. Anche se la scuola ha fornito strumenti e materiali nei mesi passati, ci sono alcune zone di Villa Castelli in cui internet proprio non va e i ragazzi sono costretti a non partecipare alle lezioni on line.
Cosa chiedono i genitori?
Per ovviare a questo problema, nei limiti dell’ordinanza e delle facoltà in seno alla dirigenza scolastica, i genitori chiedono che, oltre ai casi già contemplati nel documento, vengano valutati anche questi casi e sia consentito a questi ragazzi, con evidenti difficoltà tecniche, di partecipare alle lezioni in presenza.
Vi alleghiamo la lettera per intero e attendiamo la risposta della dirigente.
“Spettabile Sig.ra Preside, facendo riferimento alla circolare n. 207 del 20 febbraio 2021, da Lei emanata, non viene specificato come si intende andare incontro a quelle famiglie che non hanno la possibilità di effettuare la Didattica Digitale Integrata (perché privi di connessione o per mancanza di dispositivi elettronici, ecc..) per cui si rendono necessarie le lezioni in presenza. L’ ordinanza della Regione Puglia recita quanto segue:” È data facoltà alle Istituzioni Scolastiche di ammettere in presenza gli alunni che, per ragioni non diversamente affrontabili, non abbiano la possibilità di partecipare alla didattica digitale integrata, purché, complessivamente, non venga superato il limite del 50% della popolazione scolastica per ogni singola classe o sezione d’infanzia.”Questo punto sembra proprio sostenere quelle famiglie precedentemente menzionate che, appunto, non hanno gli strumenti necessari o la possibilità di far fare la DDI ai propri figli.Per quanto sopra esposto, auspichiamo che la S.V. valuti l’opportunità di includere anche questa categoria di alunni nella didattica in presenza, nei limiti del 50% della popolazione scolastica, in modo da non lasciare nessuno indietro.In attesa di un cenno di riscontro, Le porgiamo distinti saluti”.