Medico di Villa Castelli rifiuta i pazienti
Arriva alla nostra casella di posta elettronica questa segnalazione che ci lascia increduli. Sembrerebbe che ci sia, a Villa Castelli, qualche medico di medicina generale che rifiuta di incontrare i propri pazienti per sottoporli alla vaccinazione antinfluenzale e sembrerebbe anche che questo sia fatto noto e conosciuto tra i cittadini.
Nell’accogliere questa dichiarazione di cui non abbiamo al momento nessun riscontro oggettivo, a dire il vero, ci siamo interrogati su quanto in questo momento i pazienti stiano vivendo un forte senso di smarrimento.
Mentre Emiliano firma accordi tra regione, medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, ci siamo chiesti se davvero i nostri medici, quelli del nostro paese, siano o meno d’accordo con la nuova decisione del Presidente.
“I medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta pugliesi potranno prendere in carico il paziente con sintomi Covid, prenotare il tampone molecolare, eseguire tamponi rapidi per i contatti stretti asintomatici e disporre l’isolamento fiduciario ad esito positivo del tampone, stabilendo la data di inizio e fine della quarantena” dice l’accordo in questione siglato proprio in queste ore.
Sappiamo benissimo che dall’inizio della pandemia in Italia, sono stati tra i professionisti che più di tutti hanno pagato con la propria vita la disorganizzazione di una sanità colta, incredibilmente, di sorpresa da qualcosa che ormai sarebbe dovuta essere stata programmata e capiamo quindi, e possiamo testimoniare, che questa categoria è stata lasciata per molto tempo sola e senza strumenti. Tardi sono arrivati i kit con i primi dispositivi di protezione che, molte volte, sono stati proprio i medici a procurarsi da soli, per non parlare poi, delle Usca ( Unità Speciali di Continuità Assistenziale ) che con tanta difficoltà sono partite e che in provincia di Brindisi non si sono viste per niente e che pare saranno operative a partire dal 26 novembre prossimo.
In una pandemia in corso ormai da più di 8 mesi, come può fare un paziente a percepire che il proprio diritto alla salute sia tutelato se queste sono le condizioni? E come può un medico essere certo che la propria sicurezza venga mantenuta se si trova ad operare in condizioni critiche?
Queste sono incertezze che purtroppo permangono e ci farebbe tanto piacere ascoltare direttamente la voce dei medici e dei pediatri di Villa Castelli, affinché ci possano raccontare, tramite la loro esperienza diretta, quali sono le difficoltà oggettive che stanno incontrando in questo periodo.